Il SAB visita IRP per la valutazione dell’attività scientifica. L’appello della prof.ssa Capua ai veneti
Una due giorni volta a valutare l’attività scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza. Con questo obiettivo oggi e domani – lunedì 10 e martedì 11 dicembre – sono al lavoro i tre componenti dello Scientific Adivisory Board (SAB): il prof. Andrea Biondi, direttore della Clinica Pediatrica dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca Ospedale San Gerardo; la prof.ssa Ilaria Capua, direttrice del progetto “One Health” all’Università della Florida; il prof. Lorenzo Moretta, direttore dell’area di ricerca in immunologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
“Il SAB, riunito qui per la prima volta da quando ho assunto la direzione scientifica nel 2017, ha il compito di fare il punto su che cosa è stato fatto negli ultimi anni, valutare la stessa direzione scientifica (e non i singoli gruppi di ricerca), evidenziando punti di forza e debolezze, e di suggerire il tipo di percorso da intraprendere per i prossimi tre anni, quando il SAB sarà riconvocato”, afferma la direttrice scientifica, prof.ssa Antonella Viola.
Dopo l’assemblea generale di stamani, in cui i tre illustri professori hanno ascoltato le caratteristiche generali delle sei aree di ricerca sviluppate in IRP dalla voce dei rispettivi coordinatori (prof.ssa Alessandra Biffi per l’oncoematologia, prof. Eugenio Baraldi per la medicina predittiva, prof. Maurizio Muraca per la medicina rigenerativa, prof. Leonardo Salviati per la genetica e le malattie rare, dott. Marco Agostini per la nanomedicina, prof.ssa Antonella Viola per l’immunologia), nel pomeriggio e nella giornata di domani si terranno degli incontri a porte chiuse che consentiranno di addentrarsi nelle specificità delle singole aree.
“Le prime impressioni sono molte buone – afferma il prof. Moretta –. Alcuni gruppi fanno ottima scienza e altri riusciranno potenzialmente a fare bene integrandosi tra loro. L’Istituto è davvero in grande espansione e può diventare un polo d’eccellenza anche a livello nazionale. Inoltre, non dimentichiamo che può contare su una tradizione di leadership nel campo dell’oncoematologia”.
“La sfida odierna è quella di vedere integrata, in IRP, questa storia legata all’oncoematologia con la ricerca in altri ambiti, sviluppando progetti e sinergie – continua ilprof. Biondi –. Avere un istituto dedicato alla ricerca pediatrica rappresenta un’innovazione in Italia e dimostra che vi è una grande visione per il futuro”.
“La prof.ssa Viola ha dato un senso ad un’operazione complessa individuando percorsi strategici – aggiunge la prof.ssa Capua –. Il fatto, poi, che vi sia una leadership al femminile, come lo è quella della prof.ssa Alessandra Biffi nella Clinica di Oncoematologia Pediatrica, è di ispirazione e speranza per molte ragazze che vogliono fare ricerca con la R maiuscola. L’orientamento di IRP è di sicuro proiettato verso l’eccellenza, il merito e le sinergie a livello europeo e internazionale”.
“Voglio lanciare un appello ai padovani e ai veneti – incalza Capua – affinché difendano questa realtà meravigliosa, qual è Città della Speranza, cresciuta sull’amore e sul senso di responsabilità per rispondere a problemi gravissimi a cui la società non riesce a rispondere come dovrebbe. I cittadini dovrebbero fare in modo che questa straordinaria operazione, davvero molto promettente e di cui anche loro sono parte integrante, possa affermarsi in Italia e in Europa con voce forte”.
“Senza ricerca non possiamo pensare di guarire i bambini – conclude il prof. Giuseppe Basso, presidente di IRP –. Ogni anno ne muoiono ancora troppi, per questo dobbiamo puntare su una ricerca di alto livello che preveda nuove terapie specifiche e il supporto di tecnologie. IRP è un sogno che ha un grande obiettivo: essere competitivo a livello internazionale e, infatti, molte realtà ci vogliono come partner per la qualità della nostra ricerca”.