“Roche per la ricerca” a Federica Lovisa
CONTINUANO I FINANZIAMENTI ALLA RICERCA UNDER 40
CON LA QUARTA EDIZIONE DEL BANDO
E LA PRESTIGIOSA PARTNERSHIP CON SPRINGER NATURE
L’attività di ricerca in Italia è viva e di ottima qualità. A confermarlo è il numero, in costante crescita, dei progetti presentati da giovani ricercatori italiani under 40 nell’ambito del Bando Roche per la Ricerca. Un bilancio importante quello dei primi 3 anni: quasi 3 milioni di euro stanziati, più di 1200 i progetti presentati e 28 quelli finora finanziati.
A testimoniare il crescente successo dell’iniziativa, che negli anni è diventata un punto di riferimento per la comunità scientifica del nostro Paese, è la collaborazione con Springer Nature, una tra le più prestigiose riviste scientifiche internazionali.
Sostenere la ricerca indipendente finanziando i progetti di giovani scienziati che operano all’interno di strutture pubbliche e IRCSS. É questo l’obiettivo del bando “Roche per la Ricerca”, promosso da Fondazione Roche e giunto ormai alla sua quarta edizione, che a partire da quest’anno si avvarrà della collaborazione della prestigiosa rivista scientifica Springer Nature chiamata a valutare e selezionare i progetti in concorso. In 3 anni sono stati presentati oltre 1200 progetti, di cui 498 solo nell’ultima edizione, ed erogati finanziamenti per la loro realizzazione pari a quasi 3 milioni di euro, a testimonianza di come il Premio Roche per la Ricerca sia diventato negli anni un appuntamento fortemente atteso dalla comunità scientifica italiana che continua a rispondere numerosa alla chiamata.
Sono stati celebrati oggi, in occasione della terza cerimonia di premiazione del bando Roche per la Ricerca, i 12 scienziati italiani vincitori dell’edizione 2018 con progetti di ricerca a carattere scientifico orientati ad un approccio sempre più personalizzato della terapia medica nelle seguenti aree: oncologia; ematologia oncologica, malattie respiratorie, reumatologia neuroscienze, coagulopatie ereditarie, relazione medico-paziente. Ciascun ricercatore si è aggiudicato un finanziamento di 50.000 euro per la realizzazione del proprio progetto. Si tratta di 7 ricercatrici e 5 ricercatori provenienti da oltre 10 istituti differenti, tutti rigorosamente under 40. Anche quest’anno i progetti sono stati valutati e selezionati dalla Fondazione GIMBE (Gruppo Italiano Medicina Basata sulle Evidenze), organizzazione esterna e indipendente a garanzia dell’imparzialità, secondo un rigoroso processo di analisi e valutazione che ha preso in considerazione la coerenza con le aree e le tematiche del bando, la metodologia, l’innovatività, i potenziali benefici per i pazienti e l’impatto per la sostenibilità del SSN.
“Confermiamo con orgoglio il nostro impegno a sostegno della ricerca scientifica indipendente che rappresenta una delle eccellenze del nostro Paese, e siamo ancora più convinti che la promozione di una sempre più stretta collaborazione tra pubblico e privato sia in grado di fare la differenza – afferma Mariapia Garavaglia, Presidente di Fondazione Roche – Un tema quello della ricerca che sarà al centro di molte delle attività che la Fondazione Roche porterà avanti nel corso di quest’anno, non solo sotto forma di finanziamenti per la comunità scientifica, ma anche attraverso iniziative di formazione e informazione per far comprendere quanto sia prezioso condurre una buona ricerca: per i giovani, per gli scienziati, per i pazienti e per l’intero Sistema Paese”.
Per il 2019 confermato l’impegno di Fondazione Roche con una quarta edizione del bando per un finanziamento complessivo di 600.000 euro a favore di 12 progetti di ricerca. Importante novità sarà rappresentata da una nuova collaborazione con Springer Nature per la valutazione e selezione dei progetti.
“Springer Nature è lieta di collaborare con la Fondazione Roche per questo premio. Crediamo fortemente nell’importanza di dare la possibilità ai giovani scienziati, specialmente nella fase iniziale della loro carriera, di portare avanti progetti di ricerca biomedica che possano rispondere alle esigenze dei pazienti. Siamo orgogliosi di contribuire al successo di questo progetto garantendo una valutazione solida e indipendente delle prossime candidature” – afferma Richard Hughes Vice President, Publishing, Nature Research Partnerships di Springer Nature.
Come in passato, i progetti potranno essere promossi esclusivamente da Enti pubblici o privati italiani, senza scopo di lucro, e da IRCCS. Sarà possibile sottomettere le richieste caricandole direttamente sul sito www.rocheperlaricerca.it a partire dal 29 aprile e fino al 1 luglio di quest’anno. Si conferma, ancora una volta, l’attenzione verso i giovani, per cui è previsto che il responsabile del Progetto di Ricerca (Principal Investigator) debba avere un’età inferiore a 40 anni.
Anche quest’anno Fondazione Roche ha deciso di lasciare l’esclusiva titolarità di ogni invenzione o diritto generato nell’ambito del progetto di ricerca agli enti partecipanti, a conferma della volontà di sostenere la ricerca indipendente. Tutte le informazioni sul nuovo bando, le modalità di candidatura e il dettaglio delle aree di interesse saranno disponibili sul sito www.rocheperlaricerca.it a partire dal 29 aprile.
Vincitori edizione 2018
Area Ematologia Oncologica | Federica Lovisa – Fondazione Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza
Titolo del progetto: Analisi trascrittomica degli esosomi plasmatici nel linfoma anaplastico a grandi cellule pediatrico: identificazione di nuovi marcatori di aggressività del tumore e di risposta alla terapia
Breve bio: Originaria del Friuli, nel 2001 si trasferisce dalla provincia di Pordenone a Padova per studiare Biotecnologie. Dopo la laurea nel 2007 si avvicina alle scienze “-omiche” applicate all’oncologia. Oggi le attività di ricerca che porta avanti riguardano l’identificazione di nuovi marcatori biologici nei linfomi pediatrici tramite l’utilizzo delle scienze –omiche e delle tecnologie di sequenziamento di nuova generazione.
“Il progetto che ho presentato riguarda la caratterizzazione del contenuto di piccoli RNA negli esosomi plasmatici di un sottotipo particolare di linfoma pediatrico, il linfoma anaplastico a grandi cellule. Purtroppo, circa il 20% dei bambini affetti da questo tipo di linfoma ancora oggi non riesce a guarire. La mia ambizione più grande è quella di riuscire ad identificare dei meccanismi patogenetici, mediati dagli esosomi, responsabili dell’aggressività di questo linfoma.
Questo finanziamento non sarà soltanto un’opportunità di crescita professionale per me, ma ci permetterà di sostenere l’attività di formazione alla ricerca di due giovani promettenti biologhe.”
Area Reumatologia | Veronica Brusi – Istituto Ortopedico Rizzoli
Area Oncologia | Elena Conca – Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori
Area Coagulopatie Ereditarie | Stefano Espinoza – Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia
Area Neuroscienze | Angelisa Frasca – Università degli Studi di Milano
Area Oncologia | Marta Gomarasca – IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi
Area Neuroscienze | Alessia Indrieri – Fondazione Telethon
Area Oncologia | Matteo Marzi – Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia
Area Neuroscienze | Marika Milan – Consiglio Nazionale delle Ricerche
Area Relazione Medico-Paziente | Giacomo Monti – IRCCS Ospedale San Raffaele
Area Neuroscienze | Cristian Ripoli – Università Cattolica del Sacro Cuore
Area Malattie Respiratorie | Simone Vodret – International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology